Vivere in scooter a Taiwan

Chloé Marchal, traduzione di Lorena Gavazzoni
4 Décembre 2015



Con la più alta densità di scooter al mondo, 375 per chilometro quadrato, le campagne e le città taiwanesi brulicano di mezzi a due ruote. Secondo la JAMA (Japan Automobile Manufacturers Association / associazione dei costruttori di automobili giapponesi), negli ultimi dieci anni si conta uno scooter ogni 1,8 abitanti, per un totale di 12,8 milioni di scooter. Lo scooter negli anni è diventato un vero e proprio simbolo della cultura e dei costumi locali, infatti è il mezzo che prediligono i giovani taiwanesi desiderosi di indipendenza.


Fonte Chloé Marchal
Fonte Chloé Marchal
Nonostante il numero delle automobili sia in crescita, gli scooter sono migliaia. L’importazione di motocicli di oltre 150 cc è stata vietata dalle autorità dal 2002, e così, secondo i dati della JAMA, le due ruote in giro per Taiwan sono “per la maggior parte scooter da 90 a 125 cc”.

Vivere in scooter a Taiwan
Il mezzo di trasporto preferito dai taiwanesi mette sullo stesso livello tutte le diverse classi sociali senza distinzione di età o di reddito: ogni taiwanese possiede o ha a disposizione uno scooter. Ci sono intere aree della città riservate agli scooter: “L’idea è di separare il traffico delle auto dalle due ruote per migliorare la sicurezza stradale”, sostiene il JAMA. Queste aree si trovano nelle principali città dell’isola dove sono state create corsie apposite, come per esempio il Ponte di Taipei.

Dispositivi come le casse automatiche o i parcheggi riservati mostrano come gli scooter occupino un posto di primaria importanza nella vita quotidiana dei taiwanesi. Nella città di Kaohsiung ci sono più di dodici mila parcheggi gratuiti per scooter suddivisi da strisce bianche. Dato l’elevato numero, questi parcheggi non solo occupano i lati delle strade, ma anche molti marciapiedi.

Il mercato degli scooter è in grande crescita e vengono prodotti sempre nuovi modelli. Mentre i concessionari di auto sono abbastanza rari in città, i negozi di scooter si trovano a ogni angolo, dove si possono acquistare anche tutti gli accessori, caschi, etc. Si può addirittura cambiare colore al proprio scooter o modificare le forme delle luci per seguire meglio le tendenze ed essere sempre originali.

Il bilancio ambientale è negativo

Vivere in scooter a Taiwan
L’inquinamento dell’aria è una delle problematiche principali a Kaohsiung. La città ha poco più di 2,7 milioni di abitanti ma la qualità dell’aria è pari a quella di Parigi, nonostante la capitale francese superi di gran lunga il numero degli abitanti e dei mezzi di trasporto di Kaohsiung: il tasso di inquinamento raggiunge 87.44 PM (particolato atmosferico).

Vivere in scooter a Taiwan
Maxime Calot, studente presso la National Sun Yat-Set University di Kaohsiung, spiega: “A Kaohsiung, dato lo stato ancora primordiale della MRT (la metropolitana) che attualmente offre solo due linee, la maggior parte degli studenti viaggia in scooter. È un mezzo molto comodo per noi, veloce ed economico, infatti un pieno costa in media 3 euro e dura una settimana. Ma inquina molto. È facile accorgersene: ogni volta che ci si ferma al semaforo nella corsia riservata agli scooter l’aria è irrespirabile. Il caldo e l’umidità, poi, aggravano il problema. (…) La mascherina per il volto è la soluzione preferita dai taiwanesi, ma non dagli studenti stranieri, forse troppo abituati allo stile di vita occidentale dove indossare una mascherina come questa è molto strano”. Un’altra testimonianza, quella del direttore generale del dipartimento per la protezione dell’ambiente di Kaohsiung, il Signor Tsan- Yan Tzou, ci spiega che un quarto dei guidatori di scooter utilizza dei prodotti chimici per aumentarne la velocità, ed ecco perché il suo dipartimento sta cercando di fare approvare una legge che ne impedisca l’utilizzo.

Tutti gli scooter emettono polveri sottili e gas tossici e questo crea una fitta nuvola di smog sulla città estremamente tossica per la salute degli abitanti. Esistono dei provvedimenti che cercano sia di tutelare questo mezzo di trasporto sia di diminuire le emissioni pericolose. Un modello promettente di scooter elettrico, il Gogoro, è stato presentato qualche giorno fa in occasione del Computex 2015 di Taipei e probabilmente rappresenta la soluzione per il futuro. La KentFa Advanced Technology con questa prospettiva ha installato sessanta punti di ricarica elettrica a Taiwan per promuovere l’utilizzo di veicoli elettrici anziché a petrolio.

L’uso non convenzionale dello scooter

Vivere in scooter a Taiwan
Le norme di guida sono meno rigide che in Europa: gli altri veicoli devono adattarsi al frastuono degli scooter, spesso riparati con del nastro adesivo o personalizzati con immagini famose. Sorpassano a sinistra e a destra, imitando il metodo di guida americano molto diverso da quello francese dove la regola è “a destra”. Per quanto riguarda la precedenza, qui passa chi arriva per primo. Succede anche di vedere i guidatori partire con il semaforo rosso, o intere famiglie su un solo scooter, o addirittura animali come passeggeri, ad esempio cani, perfettamente immobili. La libertà è quasi totale per gli scooter, ma attenzione a non parlare di anarchia: in tutto questo, infatti, c’è un ordine del tutto particolare.

L’entusiasmo per lo scooter, però, si paga a caro prezzo: a parte i problemi causati dall’inquinamento, gli scooter rappresentano una diffusissima causa di mortalità. Nel 2014 ci sono stati 273 349 incidenti su tutta l’isola. La stampa ne parla molto e sono ormai notizie di routine per la cronaca locale. I telegiornali ogni giorno mostrano ricostruzioni dettagliate di incidenti tra scooter e la CNA riporta che tra gennaio e luglio 2011 a Kaohsiung ben 114 persone sono morte a causa di un incidente stradale o comunque nell'arco di 24 ore dal sinistro.

Lo scooter è un mezzo estremamente inquinante. La sfida per Taiwan è quella di proteggere il desiderio di emancipazione dei giovani attraverso questo mezzo senza trascurare la questione ambientale. La situazione è molto complicata perché lo scooter crea molte polemiche tra le migliaia di guidatori e gli ambientalisti che mostrano bilanci climatici sempre più preoccupanti. Ma non si tratta di una questione irrisolvibile: Taiwan è un paese sviluppato dove parecchie iniziative sono già in atto. I noleggi self-service di biciclette, i tram e la metropolitana all’avanguardia, infatti, hanno un grande potenziale. La città di Kaohsiung e il suo sindaco Chen Kiku sono in prima linea in Asia per quanto riguarda la gestione ambientale.

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